ATTENZIONE: BoJack Horseman nuocerà gravemente alla vostra salute | Eccetera Eccetera
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ATTENZIONE: BoJack Horseman nuocerà gravemente alla vostra salute

ATTENZIONE: BoJack Horseman nuocerà gravemente alla vostra salute

L’universo post-modernista che non lascia scampo.

 

Prendete un uomo-cavallo, fatelo diventare il protagonista di successo di una scadente sitcom anni ’90 e poi abbandonatelo.
Questo è BoJack Horseman.

Plasmato dall’indifferenza e dalle umiliazioni dei genitori divorziati, alla soglia della mezz’età vive ancora nello spettro illusorio della fama passata, generata da una scarsa cultura di massa più che dal suo effettivo valore.

Le giornate di BoJack sono scandite da estrema insoddisfazione, depressione, sbronze e sesso occasionale.

È la relazione altalenante e ambigua con la sua agente Princess Carolyn a farlo stare meglio. Sì perché, questa gatta, è ancora più insicura di lui e cerca disperatamente l’amore. Tanto disperatamente da accontentarsi di Vincent Uomoadulto, un gruppo di ragazzini uno sopra l’altro ricoperti da un trench.

Seriamente intenzionato a dar nuova vita alla sua fama, fa assumere una ghostwriter che ne scriverà la biografia. S’inserisce quindi nella storia Diane, un’intellettuale incompresa per la quale BoJack proverà sempre sentimenti di ammirazione contrastante, spaventato dalla sua intelligenza.
Ovviamente Diane è sposata con l’autoproclamato migliore amico cane di Bojack, Mr. Peanutbutter.

La quarta di copertina del libro Secretariat recita “Diane vive attualmente a Los Angeles con un cane.”

In questa serie tv, è totale la spietatezza con cui si raccontano le fragilità dei personaggi. Non c’è perdono per la depressione in cui è piombato BoJack, né redenzione facile per una vita allo sbando.
Sì perché, gli sbagli di BoJack fanno stare male prima gli altri che lui. E quando se ne rende conto, oltre ad essere troppo tardi, torna a ripetere il solito copione di una vita infelice da eterno adolescente.

BoJack Horseman però, è molto più di questo. È una pungente accusa alla società del benessere occidentale dove, alla Infinite Jest, le vite più fragili che abitano il pianeta Terra sono costantemente soggiogate dalle droghe e dall’intrattenimento.
Tutto è facile, deve esserlo. Persino l’aborto si trasforma in un weekend di benessere.

 

Il cartello sul muro recita “Aborto e weekend in Spa di lusso a soli $60.”

E l’incomunicabilità, come la solitudine, sono i freni alle relazioni sociali ed all’intimità. Un tema molto caro allo sceneggiatore che vi dedica un’intera puntata.
Nella quarta puntata della terza stagione ‒ Un pesce fuor d’acqua ‒, BoJack si ritrova infatti in un mondo sommerso, dove è costretto a star chiuso in una bolla di vetro che non gli permette interazioni.

“Kelsey, in questo mondo terrificante, tutto ciò che abbiamo sono i legami che creiamo.”

 

Creato da Raphael Bob-Waksberg per Netflix ed illustrato dalla bravissima Lisa Hanawalt, BoJack Horseman nuocerà severamente alla vostra salute se penserete che questa serie animata sia tutta una finzione.

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