Shakespeare scriveva per soldi | Eccetera Eccetera
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Shakespeare scriveva per soldi

Shakespeare scriveva per soldi è il titolo di un libro di Nick Hornby che niente ha a che fare con il compianto drammaturgo.
Niente a che fare anche perché un libretto dallo spessore così minuto ‒ circa 170 pagine ‒difficilmente potrebbe rendergli omaggio.
Shakespeare infatti è forse l’autore d’occidente più celebrato di tutti i tempi. Un artista che ai giorni nostri avrebbe sicuramente vinto il Nobel. E gli avrebbe fatto davvero comodo.

 

 

Nel 1588, nel fiore dei suoi 24 anni, lasciava Stratford-on-Avon, sua moglie e i tre figli per cercare fortuna a Londra. Senza soldi e senza lavoro dovette ingegnare il suo talento per farne una professione.

 

Cominciò la sua carriera a teatro pulendo i cavalli dei gentiluomini che assistevano agli spettacoli. In seguito divenne attore di piccole compagnie e poi finalmente realizzò la sua aspirazione più grande: scrivere.

 

Shakespeare, che innegabilmente ci ha fatto dono di opere governate dalla sua più intima passione, capì che occorreva prima di tutto stupire per farsi notare.

 

Fare buona impressione diventa quindi fondamentale anche laddove giace il talento.

 

Ma come si riesce a dare una buona impressione con la scrittura?

 

Vediamo insieme i principi che, secondo Robert Cialdini, sono delle vere e proprie armi di comunicazione persuasiva.

 

 

“La persuasione è qualsiasi tentativo atto a modificare atteggiamenti e/o comportamenti senza usare coercizione o inganno” – B.J.Fogg, psicologo sperimentale.

 

Le tecniche di persuasione servono per comunicare meglio e, come nel marketing, comunicare meglio significa far arrivare al ricevente il messaggio più idoneo alle sue esigenze.

 

I principi di Cialdini sono principalmente sei:

 

PRINCIPIO DI RECIPROCITÀ

“Se qualcuno ci fa un favore o un regalo, ci sentiremo obbligati a contraccambiare.”

Quando Shakespeare regalava emozioni forti al suo pubblico, spingendo le sue narrazioni al limite del pudore e del possibile per l’epoca, stava regalando qualcosa per cui era impossibile non essergli riconoscenti.

 

Come mettiamo in pratica oggi la reciprocità?

 

Nella comunicazione questo si traduce nel dare contenuti di valore, che il nostro pubblico trovi interessanti e che permettano di guadagnare la sua fiducia ed il suo seguito.

 

PRINCIPIO DELL’IMPEGNO E DELLA COERENZA

“Chi è coerente ottiene una grande approvazione sociale, perché è ritenuto affidabile.”

 

Questo è un principio fortemente radicato nella cultura occidentale, tanto che molto spesso l’essere umano preferisce rimanere coerente con le proprie affermazioni piuttosto che ammettere un semplice errore.

 

Come Shakespeare si impegnava a dare credibilità alle sue opere, così noi dobbiamo offrire un prodotto o un servizio che sia all’altezza delle aspettative del nostro interlocutore e, soprattutto, che non perda mai la sua qualità percepita.

 

PRINCIPIO DELLA RIPROVA SOCIALE

 


“Riteniamo maggiormente validi i comportamenti o le scelte fatte da un elevato numero di persone.”

 

Nel marketing diretto, questa affermazione è riportata anche come Teoria di Jones o dei rossi.
Se siamo davanti a due ingressi di due differenti discoteche sul ciglio della strada e ci accorgiamo che nella prima vi è una lunghissima fila fuori che aspetta e nella seconda solo un grande vuoto, saremo naturalmente portati ad entrare nella prima. Ciò che fanno le persone attorno a noi, ci rassicura e ci dà sicurezza. Ecco perché, nel dover fare una scelta, ci affidiamo al gruppo piuttosto che alla nostra individualità.

 

Questo è un comportamento sviluppato già dai nostri antenati del Pleistocene ed ha permesso lo sviluppo dell’evoluzione umana attraverso il tramandamento delle informazioni.

 

PRINCIPIO DELLA SIMPATIA

“Preferiamo acconsentire alle richieste delle persone che ci piacciono e che conosciamo.”

Un principio che ci appare subito chiaro poiché fa parte della vita di tutti i giorni. Spesso la simpatia governa le nostre scelte e questo ci rimanda all’importanza di dare una buona impressione.

 

Per mettere in pratica questo principio, occorre adottare una comunicazione mirata ad un gruppo specifico di interlocutori; persone che hanno lo stesso tipo di problema e alle quali possiamo fornire soluzioni universali ma simili.

PRINCIPIO DELL’AUTORITÀ

“Le persone sono più facilmente persuase da individui che vengono percepiti come autorità, perché hanno un rispetto naturale nei loro confronti.”

Allo stesso modo che all’interno di un branco, così tra le persone si sviluppa un principio di seguito verso quelle figure che si aggiudicano un valore aggiunto e un ruolo di leadership e di autorità.

 

Come si raggiunge questo status?

 

Mostrando al nostro pubblico le nostre qualifiche, le nostre esperienze e la nostra conoscenza.

 

PRINCIPIO DELLA SCARSITÀ

“Gli oggetti o le opportunità ci sembrano maggiormente desiderabili e di valore quando la loro disponibilità è ridotta o limitata.”

Questo principio riguarda il timore della perdita.
Quando un servizio o un oggetto diminuisce la sua offerta ed è caratterizzato dalla scarsità, la sua domanda tende a salire e la sua percezione di valore aumenta.

 

Si possono approfondire i principi della persuasione di Cialdini, visitando questo link.